Tutti abbiamo studiato, chi più chi meno; cambiato maestri o seguito gli stessi sin dall’inizio…
In base alle vostre esperienze come dovrebbe essere il maestro ideale ?
1) Non perde tempo a lezione
2) Non è venale
3) Segue tutte le coppie
Deve:
1) avere molto amore per quello che fa;
2) avere competenze per quello che fa;
3) essere molto educato, colto e simpatico.
Non deve:
1) avere paure e insegnare solo per esercitare il potere sugli altri;
2) vedere gli alunni solo come polli da spennare e da rinchiudere nel suo recinto;
3) sparlare continuamente degli altri maestri e degli altri stili.
Mi associo al punto 2 di Chiara e aggiungo:
deve essere generoso nel trasmettere le nozioni e non diventare geloso degli allievi dotati.
Besos,
Deborah
Vero, anche se forse è più facile che sia l’allievo dotato che s’improvvisi maestro e/o che sia geloso delle nozioni acquisite…..credetemi….credetemi….
Ciao Deb
Secondo me le tue precisazioni rientrano nel mio “Non Deve” n°1: se hai paura è ovvio che temi i dotati: su di loro presto non potrai esercitare il potere; e temi chi se ne va perchè lo vivi come giudizio negativo sul tuo lavoro!
Secondo me non esiste un maestro ideale.Esiste il maestro che sa “tirar fuori” il tanguero, la tanguera che c’è in noi.E quello che insegna, anche bene, anche onestamente, ma che non lavora su di te, ma solo su di lui.
Non so se è chiaro il concetto..a quest’ora ho fame..
🙂
1) COMUNICAZIONE: deve sapersi spiegare, e DEVE SAPER ASCOLTARE E CAPIRE le domande degli allievi. E deve saper rispondere CONCRETAMENTE, sul movimento del orpo (e non sui luoghi comuni dell’anima, non voglio un maestro che mi insegni il modo di sentire, io sono io e la mia anima me la gestisco io!!!!).
ESEMPIO (capitato qualche anno fa): provo un movimento e non mi mi viene. Chiamo un’insegnante, a cui comnico che “Questo movimento non mi viene, credo di non dissociare abbastanza”.
E lei: “Bravo, hai capito il problema, ora devi esercitarti e basta”
MA CHE RISPOSTA E’??? Altri insegnanti ti spiegano PERCHE’ non dissoci abbastanza, e ti spiegano PRECISMENTRE QUALE PARTE DEL CORPO DEVI MUOVERE IN MODO DIVERSO.
2) ATTENZIONE da parte del Maestro.
3/4 del VERO lavoro del Maestro NON è SPIEGARE I PASSI, bensì CORREGGERE GLI ERRORI delle coppie.
IlMaestro deve essere superconcentrato e avere tutte le energie focalizzate sul capire gli errori degli allievi e spiegarglielo in concreto.
Un momento fondamentale per me, per “battezzare” i Maetri è quando ti dicono “BALLATE UN TANGO”.
Quando lo fanno, io li osservo di nascosto: se mi rendo conto che il momento “ballate un tango” è un momento in cui osservano, concentrati, ok…
Ma se mi rendo conto che il momento “ballate un tango” è solo un momento in cui “tirano il fiato” perchè sono stanchi, allora già perdono 1000 punti…
A questa del “ballate un tango” non ci avevo pensato…;)
Il mio maestro spesso, anche a costo di andare 5 minuti oltre l’orario, ci fa ballare il famigerato tango finale….
Adesso voglio osservare che fa (di solito sono troppo concentrato nel ballo per farlo).
Tutti abbiamo studiato, chi più chi meno; cambiato maestri o seguito gli stessi sin dall’inizio…
In base alle vostre esperienze come dovrebbe essere il maestro ideale ?
1) Non perde tempo a lezione
2) Non è venale
3) Segue tutte le coppie
Deve:
1) avere molto amore per quello che fa;
2) avere competenze per quello che fa;
3) essere molto educato, colto e simpatico.
Non deve:
1) avere paure e insegnare solo per esercitare il potere sugli altri;
2) vedere gli alunni solo come polli da spennare e da rinchiudere nel suo recinto;
3) sparlare continuamente degli altri maestri e degli altri stili.
Ohi mama! Ma esiste?
😆
Bella risposta paperazza !!!
deve essere che quando hai finito la lezione l’amore per il tango ti fa brillare gli occhi.
1) Non perde tempo a lezione
2) Non è venale
3) Segue tutte le coppie
diventano una conseguenza…
WOW Chiara hai descritto perfettamente i miei maestri 🙂
Muy bien!
Es un troesma de diez!
🙂
un troesma? intendi dire che sono fortunata? lo so lo so
😀
Anche il mio “es un grande” …
Però a volte ci vogliono anni per trovare i maestri giusti…. 😀
Oh yes!
Un TROesMA para el GOtan!
🙂
Yo ne tengo uno tambien!
Attenzione che qui cominciano a diventare un pò troppi!
😆
Ma “troesma” como se traduce ? “Colpo de culo!” ? 😆
ce ne sono ce ne sono….
ne conosco uno anche io, mi associo ai commenti #2 e #6
Mi associo al punto 2 di Chiara e aggiungo:
deve essere generoso nel trasmettere le nozioni e non diventare geloso degli allievi dotati.
Besos,
Deborah
Posso aggiungere?
Dovrebbe anche essere umile e accorgersi dei propri limiti lasciando che gli allievi vadano a crescere anche con altri maestri.
Vero, anche se forse è più facile che sia l’allievo dotato che s’improvvisi maestro e/o che sia geloso delle nozioni acquisite…..credetemi….credetemi….
Ciao Deb
Secondo me le tue precisazioni rientrano nel mio “Non Deve” n°1: se hai paura è ovvio che temi i dotati: su di loro presto non potrai esercitare il potere; e temi chi se ne va perchè lo vivi come giudizio negativo sul tuo lavoro!
O no?
🙂
Vero, vero !
Secondo me non esiste un maestro ideale.Esiste il maestro che sa “tirar fuori” il tanguero, la tanguera che c’è in noi.E quello che insegna, anche bene, anche onestamente, ma che non lavora su di te, ma solo su di lui.
Non so se è chiaro il concetto..a quest’ora ho fame..
🙂
Ma la Dori non è quadrata come nell’Avatar, lo giuro, l’ho vista !!! 😉
Sono qui in veste..non ufficiale!!!
Pero’..a pensarci bene: ho un vestito viola che mi sta proprio così!
😀
Oh beh! Dio li fa e poi li accoppia!
Ditelo che lo fate apposta per farmi rotolare dalle risate con sti avatar!
😆
😆
😆
Un TROesMA para el GOtan! FAvoloso anzi SOloVOfo
😀
SOLOVOFA
o voi fà sola?
E chi te dice niente?
😀
NAmi attenta! che se t’acchiappa il virus del reves è finita!
🙂
Ma che state a ddì ?
HAHAHA
il nonipa si mangia perché è un
pa ni no
!
Da un Maestro di tango mi aspetto:
1) COMUNICAZIONE: deve sapersi spiegare, e DEVE SAPER ASCOLTARE E CAPIRE le domande degli allievi. E deve saper rispondere CONCRETAMENTE, sul movimento del orpo (e non sui luoghi comuni dell’anima, non voglio un maestro che mi insegni il modo di sentire, io sono io e la mia anima me la gestisco io!!!!).
ESEMPIO (capitato qualche anno fa): provo un movimento e non mi mi viene. Chiamo un’insegnante, a cui comnico che “Questo movimento non mi viene, credo di non dissociare abbastanza”.
E lei: “Bravo, hai capito il problema, ora devi esercitarti e basta”
MA CHE RISPOSTA E’??? Altri insegnanti ti spiegano PERCHE’ non dissoci abbastanza, e ti spiegano PRECISMENTRE QUALE PARTE DEL CORPO DEVI MUOVERE IN MODO DIVERSO.
2) ATTENZIONE da parte del Maestro.
3/4 del VERO lavoro del Maestro NON è SPIEGARE I PASSI, bensì CORREGGERE GLI ERRORI delle coppie.
IlMaestro deve essere superconcentrato e avere tutte le energie focalizzate sul capire gli errori degli allievi e spiegarglielo in concreto.
Un momento fondamentale per me, per “battezzare” i Maetri è quando ti dicono “BALLATE UN TANGO”.
Quando lo fanno, io li osservo di nascosto: se mi rendo conto che il momento “ballate un tango” è un momento in cui osservano, concentrati, ok…
Ma se mi rendo conto che il momento “ballate un tango” è solo un momento in cui “tirano il fiato” perchè sono stanchi, allora già perdono 1000 punti…
A questa del “ballate un tango” non ci avevo pensato…;)
Il mio maestro spesso, anche a costo di andare 5 minuti oltre l’orario, ci fa ballare il famigerato tango finale….
Adesso voglio osservare che fa (di solito sono troppo concentrato nel ballo per farlo).