… faticheranno molto ad atecchire in Italia?
Ce lo spiega un divertente filmato di Bruno Bozzetto, filmato che mi ha segnalato Stefano. Potete vederlo cliccando QUI. Dopo l’accesso alla pagina, cliccate con il mouse sulla scritta PLAY.
Imperdibile! E ben esplicativo del carattere e delle abitudini di noi italiani. Adoro la scenetta del caffè! Uno spasso assicurato. E nella musica di Roberto Frattini c’è anche un accenno al ritmo di tango, alla fine, mentre vengono descritti i fumatori. Buona visione!
E comunque adoro essere italiana!!!
Un caro saluto
Chiara
prima di tutto: evviva l’italia della caprese, della pizza con il pomodoro a pezzettoni e basilico! che fame!
due: non riesco a vedere il filmato, il tecnico di laboratorio dice che la protezione sul computer impedisce l’accesso perchè mentre chi invia e chi riceve intendono accedere al sito indicato, in realtà potrebbero a loro insaputa venir veicolate immagini etc. non richieste “di un certo tipo”. boh!? da casa men che meno… pazienza.
perchè non attecchiscono le regole etc.? perchè siamo ITALIANI. in senso deteriore: pasticcioni, pressapochisti, insofferenti dell’autorità, di fare tutti le stesse cose etc. in senso positivo: creativi, genialoidi. preferisco che non attecchiscano: con buona pace di chi si affanna ad impostare milonghe di questo tipo. questo non c’entra con la buona educazione e con il rispetto degli spazi quando si balla. prima di tutto è il buon senso che ci fa gestire con correttezza lo spazio e stare nelle regole. ma su tutto il resto ho già detto che non sopporto i formalismi. per giunta scimiottati, quando da più parti mi si dice che queste famose regole ci sono e non ci sono anche a BA. per il resto seduzione, occhiate, controcchiate…bah!
ballate, ballate, ballate!
Se sapeste quanto potere vi darebbe gestire la mirada….
Mi spiace che tu non veda il filmato. MA le caratteristiche che descrivi sono proprio quelle che spiritosamente descrive Bozzetto. Ho riso dall’inizio alla fine!
😀
vedrò di accedervi per altre vie…
la gestione della mirada per me è una gestazione… evidentemente su di me è una sinecura un titolo onorifico un ministero senza portafoglio… niente potere… qui in italia il potere non ce l’hanno necessariamente i meno meritevoli ma sicuramente in buona misura sì…ecco… lo stesso dicasi del potere delle donne in milonga.
se il filmato è quello che su youtube va sotto il nome di europeans vs. italians è fantastico e agghiacciante.
Il filmato mi fatto molto ridere e purtroppo vergognare allo stesso tempo…
Non sono mai stata in Argentina quindi non posso confrontare i codici di comportamento di milonghe italiane e argentine, spero solo non ne esca un ritratto così!!!
Eso es!
non è problema degli italiani, ma è la longitudine e la latitudine,
cioé la collocazione geografica.
Infatti anche i teutonici-tetesken quando vengono quì fanno come noi.
Per la milonga non chiederei molto, solo l’educazione.
Ci sono persone che non mi salutano se non perché passiamo attraverso un
corridoio strettissimo (inevitabile interazione) e sono sempre io el primero.
Perché? Boh!
Forse, senza accorgermene ho pestato la coda al loro gatto.
Eppure mi ritengo e mi ritengono simpatico.
Forse a qualcuno dà fastidio che altri respirino.
O forse sono da nobiltà baciati.
Ma l’educazione rende nobili.
abrazos
stilnovismo tanguero… ci vorrebbe!
e invece c’è un sacco di gente in giro della serie “uèla, baùscia! te non sai chi sono io!”… no, non lo so. ma pensa a ballare! secondo me, se uno “pensasse” al ballo e a nient’altro, le regole essenziali della buona educazione tanguera ( della b.e. tout court) andrebbero a posto immediatamente.
l’incontro, lo sguardo, il saluto: a ridaje co sto dante!
Giorno a tutti,
mi scuso se la scrittura non è fluida, ho gli occhi stropicciati..pro e contro le famose, maledette regole o no, come dice Lucy e che sottoscrivo, BASTEREBBE UN PO’ DI BUON SENSO, nella milonga, per strada, in mensa, alle poste, insomma everywhere. (ogni tanto ci sbatto qualche parola dal gusto esotico per far credere che so un sacco di cose e invece sono solo una ciofeca)ma se manca anche quello, certo non muore nessuno, al massimo qualche pestone, o spintarella che in verità apprezzo molto specie quando decido di fare una pausa in tango che so, di pugliese per dire un nome a caso, e grazie a questo aiuto inaspettato, riparto nella ronda, quindi grazie a tutti gli spingitori..skerzo…forse il buon senso scivola via sul pavimento della milonga? Mah..io pendo per l’idea che dopo molto pazientare “alcuni” stanchi di aspettare l’agoniato ritorno del buon senso, decidano per questo tipo di milonga con regole..però se non si condividono non è obbligatorio andarcisivici..no?!?!?
buoni tanghi
A proposito di buona educazione e buon senso nelle milonghe, vorrei sapere quali sono i requisiti per essere degni del saluto. Non capisco davvero come certa gente ancora faccia fatica e dire ciao a chi vede per mesi e mesi nella stessa milonga!
Io saluto sempre tutti ma spesso mi sento una cretina perchè qualcuno fa come finta di non vedere o sentire….
Hai ragione, Deborah, capita molto spesso. E la cosa piu’ singolare è che spesso ti saluta chi è davvero “qualcuno”( a me è capitato con Tete Rusconi,che mi aveva vista un paio di volte!!!) e chi invece “zampetta” ..e pure male o, per caso fortuito, ha fatto un viaggio a Baires,(conta, conta!!)seleziona il saluto e lo elargisce a coloro che ritiene ,in qualche modo, suoi pari.Sono i medesimi che,di fronte ad un qualsivoglia maestro, possibilmente argentino,squittiscono che è un piacere e, se fosse possibile,gli porterebbero la borsa..delle scarpe!:O)
Ciao
Dori
questa del saluto è proprio una gran brutta faccenda, ma vedo che da luoghi diversi la lamentela è la stessa. chiedo: ma nelle altre discipline di ballo, nel liscio, nella salsa, la gente che si crede d’essere chissachi
c’è, o è tutta nel tango? no, perchè, ragazzi, dà da pensare. faccio un azzardo: la gente di tango che conosco io, è mediamente fornita di istruzione medio-alta; si suppone che la cultura “dovrebbe” aprire la mente e rendere tutti più “liberi”…e invece fa fare ste figure ‘e mm…., fa venire la cara de c…, a troppi.
vai agli stage e il sussiego che si respira ti intossica, vai in una milonga nuova…mamma mia! vai in quelle “vecchie” … eh no, dato che devo vedere le solite facce e non ricevere neanche un cenno, vado dove almeno vedo facce nuove.
stamo a casa ch’è mejo.
lucy
Ciao Lucy! Il problema non è solo in milonga, lo è,per quanto ne so, anche in balera.I vari maestri “vanno di gomito” e gonfiano il petto come tacchini guardando male tutti coloro che , in qualche modo, “intralciano” le loro esibizioni(peraltro mai richieste!) .
Spesso salutano solo potenziali allievi…se scoprono che insegni,non ti sorridono certo.Io sono diventata non dico amica, ma quasi,di altri maestri perchè, per prima, li ho avvicinati.Mi piace il confronto, non mi piace la critica.Ognuno insegni come e cio’ che vuole.Quando si rendono conto che non vado dai loro allievi a criticarli (cosa che ,purtroppo, accade)allora si lasciano un po’ andare e mi salutano quando m’incontrano…
Così va il mondo..
Dori
Lucy, hai scritto:
ma non voglio credere che nessuno ti inviti…
io invece quando vado in posti nuovi, lancio mirade a destra e a manca, ma le donne sono tutte chiuse a riccio,
testa bassa e chiacchierano fitto fitto. Tocca avvicinarsi per forza…
Fai così: testa alta, sorriso spontaneo e sguardo deciso… son sicuro che incontri un cabeceo! (magari potrebbe essere il mio!)
Però ricorda: io non cabeceizzo mai le bacchettone (quelle con lo sguardo arcigno…)
Lo sguardo ArCigno sarebbe quello che fai quando guardi un uccellone bianco che nuota nello stagno…
Perchè mai Lucy dovrebbe guardare gli uccelloni bianchi???:O)))
Lo sguardo ar cigno (detto con inflessione romanesca…)
ci sono parole italiane impronunciabili,
una è UCCELLONE. vi prego.
pruderie a parte, se proprio devo guardare er cigno famo che sia ancora nero, non dateme quello bbbianco, già sto vecchia io.
testa alta, sorriso, sguardo deciso…infatti qualcuna non muove un muscolo, nè chiacchiera con le amiche per non perdere un turno. peccato che nel frattempo le si sono paralizzate le gambe, la faccia, il c… e talvolta non la invitano lo stesso perchè lo sguardo deciso la fa apparire una civetta imbalsamata.
oh, sentite! io ai cenni rispondo, ma mi piace anche tenere i rapporti con le persone e se non lo fai per primo, col cavolo che ti si filano. io non sbavo per andare per forza d’amore e d’accordo con tutti, ma in un microcosmo come quello della/e milonghe non si può fare i sostenuti, gli snob TUTTI QUANTI: qualcuno deve piantarla. se poi siamo sempre NOI, pazienza.
la milonga è una festa
le facce di braghetta non vinceranno.
Pensate che la prima reazione al mattino, quando questi tapini si guardano allo specchio è di sdegno.
Certo, poverini, addormentati come sono, ci mettono un pò a riconoscersi
e a accettarsi.
=:-)))
Fatevi ricordare per la simpatia e la disponibilità.
Nel buddusmo la gentilezza è una virtù.
ecco, il saggio ha dispensato
buona meditazione
Talvolta uno non fa il sostenuto, è solo un po’ timido…
E’ vero anche questo. Chissà quante volte mi hanno preso per un “pollo” ed invece ero solo per i c…i miei o mi andava di invitare solo chi mi pareva (spesso a prescindere dal livello). Siamo fuori topic, Emanuele. Se vuoi continuare la discussione passa sul topi giusto altrimenti chi legge questo non capisce più nulla….grazie 😀
Hai scritto il commento sul post sbagliato 😉
beh, i topi sgattaiolano qua e là e saltano fuori dove meno te lo aspetti…
Rispondevo solo a Lucy (n° 19)
Questo intersecarsi ricorrente di tematiche, manifesta filoni sotterranei ricorrenti nel pensiero dei frequentatori di questo blog…
Scusa me l’ero persa
Oppure esiste veramente uno snobbismo strisciante.
Dc scusa l’ardire, ma perchè chi si fa i casi suoi e balla con chi ne ha piacere è snob?
O no. Non è snob chi balla con chi vuole e fa sempre quello che vuole. E’ snob quello che balla solo con le “brave” perchè si sente chissà a quale livello…e lo dice.
Chi fa, fa; chi dice…non si sa!
Olè!
🙂
Scusa Daniele non avevo letto la replica a distanza…
Sono snob quelli della serie “Oh no, Dio mio no, con i/le principianti mai”;
Niky