Poema
Tango
1935
Música: Eduardo Bianco / Mario Melfi
Letra: Mario Melfi / Eduardo Bianco
Fue un ensueño de dulce amor,
Fu un sogno di dolce amore,
horas de dicha y de querer.
ore di felicità e di desiderio.
Fue el poema de ayer,
Fu il poema del passato,
que yo soñé de dorado color.
che io sognai di colore dorato.
Vanas quimeras que el corazón
Vane chimere che il cuore
no logrará descifrar jamás.
non riuscirà più a decifrare.
¡Nido tan fugaz,
Nido tanto fugace,
fue un sueño de amor,
fu un sogno d’amore,
de adoración!…
di adorazione!…
Cuando las flores de tu rosal
Quando i fiori del tuo roseto
vuelvan más bellas a florecer,
tornano a fiorire ancora più belli,
recordarás mi querer
ricorderai il mio amore
y has de saber
e devi sapere
todo mi intenso mal…
tutto il mio intenso dolore…
De aquel poema ubriacatore
Di quel poema ubriacatore
ya nada queda entre los dos.
ormai nulla rimane tra noi due.
¡Con mi triste adiós
Col mio triste addio
sentirás la emoción
sentirai l’emozione
de mi dolor!…
del mio dolore!…
Poema nella versione dell’Orchestra di Francisco Canaro con la voce di Roberto Maida, Qui.
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=W3415HufIU4]
Tetè y Silvia
Questo pezzo è dedicato alla Dori, la nostra amica di Milano, milonguera verace, che ce lo ha richiesto.Â
ADORO Poema!!! E mi piaceva tanto vederlo ballare a Geraldine y Javier http://it.youtube.com/watch?v=bnC03nKl_rE
Ciao Lula, complimenti per il blog !!!
Grazie… 🙂
Comunque tornando alle esibizioni su “Poema”… 10000 di questi Tetè e sarei felicissima di andare in milonga 😀
E già ….. sigh, il tango è difficile….ohi se è difficile….
E’ uno dei miei brani preferiti. Mi piace molto ballarlo perchè aiuta ad addolcire i movimenti e ti mette proprio la grazia nei passi.
Per riallacciarmi a precedenti commenti vi devo confessare che anch’io la prima volta ho pensato alle parole “vieni, c’è una strada nel bosco…il suo nome conosco…vuoi conoscerlo tu….”. Ma non sono la sola per fortuna 🙂
Non ti preoccupare, sarete opportunamente sterminati….dalla Chiara !!! 🙂
ci farete un monumento allo sterminio, però! voglio una targa con “qui cadde coraggiosa pasionaria che sempre diffuse l’idea di un tango buffoncello sotto i colpi dei talebani sorpresa a cantare fino all’estremo vieni c’è una casa nel bosco…”
lucy
Ok, l’avrai !!! 🙂
Io???
Sterminare chi?
Ma dai!!! Troppa fatica!
🙂
Chissà se la Dori si è accorta che le ho dedicato Poema….
Me ne sono accorta ora.
Grazie e ancora grazie!!!!!Quasi mi commuovo per la dedica!
Besos
Oltrettutto hai inserito il video del mio amato Tete!!!Smuack
Scusa..ma il “verac” è riferito al fatto che mi apilo come una cozza?:O))))))
1) Non sei miope allora !!! 🙂
2) Infatti l’ho fatto apposta ad inserire il tuo amato Tetè, non era un caso…. 🙂
3) Esatto ti apili come una cozza verace !!! 🙂
Niky
Domanda:l’apilamento (si dice cosi’?)a cozza crea problemi?Nel senso:è disdicevole ..è piacevole..è..????
Riferito al post 14:sono presbite.Pero’ ho visto solo ora perchè sono appena tornata da scuola.
Ciao ciao
é piacevole ma difficile da gestire….per avere le cose belle s’ha ddà sudà !!! 🙂
Dori Dice:
Domanda:l’apilamento (si dice cosi’?)a cozza crea problemi?Nel senso:è disdicevole ..è piacevole..è..????
Beh… io ho un debole per la cozza.
poi ci sono le varianti: lo stile gasteropode va anche meglio… appena accettabile lo stile piovra, mentre col dattero di mare passiamo ad un altro ambito…
A me lo stile piovra piace….
Bollita? Col prezzemolino e l’aglio? C’è il trucco nella cottura perchè rimanga morbida…..
Ecco ben detto!
Deve comunque restare morbida!
Chiara
doppio senso?
nooooo
triplo, carpiato con avvitamento finale