Sondaggio di Opinione: Ma il Tango è di Moda ?

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Si moltiplicano le scuole, le milonghe e le esibizioni. Il nostro amato ballo appare sempre più spesso sotto false spoglie nelle programmazioni televisive. Ma il tango secondo voi è diventato di moda ? O è ancora un fenomeno di nicchia come lo è sempre stato ?

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1 commento

  1. Non so se questo paragone vi piacerà o sarà comprensibile ai più, ma la situazione attuale del tengo mi sembra quella di Star Trek dieci anni fa.
    Parlo della serie televisiva (in realtà sono cinque serie e dieci film) di fantascienza.
    Dieci anni fa se ne iniziò a parlare a proposito e sproposito, e i fan “duri e puri” (di cui facevo parte anch’io) si ponevano le stesse domande che stiamo facendo qui. Adesso, dopo dieci anni, Star Trek viene trattata con il “dovuto rispetto”. In soldoni: bisogna attraversare un periodo di imbastardimento divulgativo, sopportare sciocchezze indicibili prima che “una tendenza” venga conosciuta appieno e apprezzata per quello che realmente è.
    Scusate la lunghezza.

  2. Ah…scusate…dimenticavo,
    mi sono sempre interrogato e continuo a chiedermelo, e cosa più drammatica non riesco a darmi una risposta alle domande:
    1) cos’è la moda
    2)chi è che stabilisce che quella cosa o quell’altra è o no di moda

    in fine…non fate tendenza, ma attenti alla pendenza..specie in pista!!!

    buoni tanghi

  3. Grazie Daniele.
    Non voglio essere pedante ma la moda è una misura statistica che indica la maggior frequenza in una popolazione. Nel campo dell’abbigliamento penso, ma è una mia opinione, che la cosa sia studiata a tavolino di anno in anno con corsi e ricorsi storici di mode più o meno passate. Nel campo del ballo penso invece che la cosa sia diversa, e del tango nello specifico che stia venendo fuori per passaparola e sia un fenomeno in crescita perchè a gente vi si sta’ avvicinando spontaneamente.
    I fenomeni mediatici aiutano ? MA non lo so, se non sapessi niente di tango argentino e vedessi “ballando col le stelle” e mi venisse voglia di fare un corso, probabilmente andrei a scuola di liscio !!!

  4. Ma il tango secondo voi è diventato di moda ? O è ancora un fenomeno di nicchia come lo è sempre stato ?

    Attualmente e’ una moda ed e’ ancora un fenomeno di nicchia. Vale per noi come per Buenos Aires. La gente di strada sa poco o niente di tango e non parliamo di ballo. I giovani associano il tango a qualcosa per vecchi. I vecchi “intelettuali” mettono al primo posto la musica classica (che vuol dire?), poi il jazz (espressione del modello nordamericano da imitare) e in fine il tango.
    Non e’ vero invece che il tango e’ sempre stato fenomeno di nicchia. Come ho gia’ scritto, a cavallo dei due secoli e fino agli anni cinquanta il tango era un fenomeno massivo. Durante le feste di carnevale, in particolare, si riempivano teatri e sale da ballo di qualsiasi ceto sociale.
    Durante le sagre dei diversi quartieri, le piazze si riempivano di gente che ballava mentre le bande suonavano.
    Ci sono cronache che raccontano questi fenomeni gia’ dal 1880.
    La faccio un poco lunga riportando spezzoni da me tradotti e vi chiedo scusa:

    …La prima testimonianza che si conosce del ballo in teatro risale al 1888. Il cronista racconta che nel teatro de Flores, durante i balli in maschera, molto diffusi a Buenos Aires, gli ufficiali ballavano il milonguero tango…

    …Primo fra tutti va menzionato il teatro dell’Opera. Innaugurato nel 1872, fu la cornice piú aristocratica della cittá fino alla costruzione e inaugurazione del teatro Colón… I balli di Carnevale in questo teatro, quindi, non erano alla portata di tutti…

    Il teatro Onrubia, denominato Victoria nel 1895, aveva una enorme sala e poteva ospitare 2.600 persone… Durante il carnevale si riempiva di gente, le cronache parlano di mille uomini paganti. Gli avventori erano cameriere, cuochi e in generale servi dei benestanti.

    …In cittá c’erano altri luoghi simili come il teatro Argentino, teatro Doria, teatro Marconi, Fronton Buenos Aires, Coliseo Argentino, Buckingham Palace, Apolo, Nacional, Avenida, insieme ad altri locali da ballo come El Pabellon de las Rosas, Palacio de Novedades…
    Nel Victoria le cronache parlano di qualitá di ballo molto elevato per eleganza e destrezza dei ballerini…

    In un articolo del 1876 si legge di un certo Don Manolito Bastones che di domenica, nelle vicinanze della stazione Caridad, si recava con alcuni amici e un paio di organetti e ballavano per strada. I passanti si fermavano e partecipavano oppure guardavano lo spettacolo ambulante.

    Un altro articolo del 1889 racconta che in via Santiago e Belgrano da tre notti si incontrava gente festeggiando e ballando al suono degli organetti. Si formó un gruppo molto grande, le inservienti delle case si unirono agli altri provocando la gelosia dei loro fidanzati. Il vigilante interveniva spesso nel tentativo di raffreddare l’ambiente.

    In un patio di via Arenales, nel 1881, ragazze dall’abito corto e tacchi alti ballavano.

    Nella seconda metá dell’ottocento si realizzavano tante sagre nei quartieri di Buenos Aires, spesso organizzate dalle diverse etnie.
    A fare da cornice a queste sagre c’erano le bande e i balli all’aria aperta. Suonavano abanera, milonga e il tango che mano mano andava sviluppandosi.
    Leggi ferree regolarizzavano queste sagre perchè frequentate da tanta gente, famiglie, e il rischio di incidenti era reale.
    Le cronache parlano di gente che arrivava anche dalla provincia e che si accampava con tende.
    E’ riportato che nella sagra della Recoleta una domenica si contarono 40.000 persone disseminate nei boschi del quartiere Palermo.

  5. Grazie delle testimonianze Gino.
    Naturalmente io mi riferivo al passato più recente quando dicevo che è sempre stato fenomeno di nicchia, mi riferivo all’Italia non alla diffusione mondiale ed in particolare all’Argentina.
    Sono forse meno di 20 anni che il tango argentino viene praticato nelle milonghe in Italia. Ma di questo non ho dati oggettivi, è solo una mia impressione in base a al “sentito dire”.

  6. Scusate forsemi sono espresso male. Intendo dire che non intendevo menzionare la storia del tango argentino in Argentina ma in Italia.

  7. E’ logico pensare che l’acolto di brani di tango durante il passaggio di uno spot “famoso” influenza, il vedere passi e/o movenze di tango durante una trasmissione televisiva può influenzare la gente…poi———il tempo fisiologico di ognuno——è il tango stesso, che fa selezione, alla fine resta “il sentire”..le mode passano.

    buoni tanghi

  8. Si, la Vecchia Romagna c’ha proprio rotto i maroni per ore intere di TV. Per fortuna non la guardo più la televisione….

    A testimonianza di quello che dici tu, Daniele, mi accorgo spesso che negli anni ci sono sempre tantissimi principianti e pochi avanzati, in rapporto. Questo vuol dire che c’è una moria fisiologica durante il percorso di apprendimento del T.A.: gente poco motivata o che si stufa presto o che lo fa’, appunto, solo per moda.

  9. Non vorrei aprire una disputa accesa, ma solo riportare la mia esperienza.
    Avevo iniziato due anni fa ad andare ad un corso di tango, ma sia gli insegnanti che gli allievi che frequentavano la milonga ben presto si sono rivelati del genere “Gran Sacerdoti del Tango” e tendevano ad esibirsi senza svolgere la minima accoglienza verso i nuovi. Insomma alla fine ho mollato perché sinceramente non mi andava di provare frustrazione anche in un hobby.
    Ma non sono riusciti a rovinarmi l’amore per il tango (cosa che però è avvenuta per i due terzi dei miei compagni di corso).
    Ho ricominciato l’anno scorso e per ora sono stato graziato da due insegnanti deliziosi e una milonga molto rilassata, e pur ritenendomi un principiante a vita, quest’anno accederò agli intermedi.

  10. Tu dici che la colpa è dei “saccenti” del tango ? Questa è una possibilità….
    Tu dici che i principianti si scoraggiano perchè snobbata dai più bravi ? In effetti il T.A. non è un ballo facile, inutile illuderci. Solo con umiltà e con menefreghismo nei confronti di questi “snob” del tango ci si può arrivare, dopo anni di studio, di sacrificio e di milonga. Anche se sento ancora oggi gente che balla da 10 anni dire di non saper ancora ballare, me compreso, che ballo da sei.

  11. Carissimi Akmeno e Dctango,
    ho iniziato a ottobre del 2003 il primo corso di tango con maestri argentini, e non dico i nomi, non è importante, ma hanno una renalut..skerzo…e dopo un anno esatto sono entrato in crisi, penasvo, allora che questa “cosa” non mi appartenesse, si certo adoro la musica, tutta, liscio a parte, e non me ne vogliano gli estimatori di questo genere, ma la tecnica la trovavo difficile, a volte capitava che ci MOSTRASSERO, due passi in un ora di lezione, la mia testa era piena di “fai cosi” no “sposta quel piede la” e via così, il memorizzare un movimento, non mi è sufficiente, ma NESSUNA informazione aggiuntiva, voglio dire ho preso consapevolezza di AVERE UN BUSTO e imparare ad usarlo esattamente un anno dopo, con altri insegnanti ovviamente, e per fortuna. Probabilmente anch’io non ero in grado di cogliere aspetti che ora mi sono più familiari, giusto per non addossare solo e soltanto la responsabilità ai miei primi insegnanti.
    Io mi ritengo principiante nel tango e nella vita, ed ho capito che nel tango ognuno ha il proprio sentire e quindi il proprio tango, solo che non è una consapevolezza che arriva subito e non a tutti, è un percorso assolutamente personale. Infine, si condisce questa dimensione di altri significati, personali,giusti, sbagliati, etc.
    Ognuno è libero di intendere e vivere il tango come crede…mi basta SOLO che mi conceda mezzo metro di distanza per lasciarmi lo spazio minimo di fare le mie 4 cazzate.

    buoni tanghi

  12. Il tango è i moda o la moda usa il tango?
    Ieri in tv ho visto al Tg le sfilate di questi giorni e due stilisti su tre facevano sfilare i loro modelli con improbabili pose di tango e tanto di casqué.

  13. Che ci sia una aumento costante di chi si avvicina (in Italia) al tango argentino,si evince dal numero di scuole di tango argentino sorte come funghi negli ultimi tempi, a cura di maestri piu’ o meno…maestri!(io sto parlando di Milano e hinterland).
    Che ci sia un calo fisiologico dopo un primo avvicinamento è altrettanto vero.
    Personalmente non saprei individuare l motivo di queste dinamiche.
    Potremmo pensare che ci si rende conto che ballare tango non è come andare in palestra e per ballarlo non serve imparare sequenze.Si fa fatica.E non sempre alla gente piace far fatica:è la logica del tuttoesubito!
    Certo è che l’ambiente non è dei piu’ accoglienti.I saccenti,quelli con la puzza sotto il naso..quelli che “oddio i principianti!”,quelli che…”spostatevi che passo io!”..quelli che, dopo una settimana a Baires parlano solo spagnolo in milonga..quelli che..Beh, insomma,la modestia e la semplicità non sono sempre di casa.O no?

  14. sottoscrivo TUTTO il commento di dori.
    vorrei un calo fisiologico del mio peso corporeo pari a quello degli allievi che regolarmente spariscono dopo 8-10 lezioni: sarei un figurino anzi anoressica.
    lucy

  15. Cara Lucy, lo vorrei tanto anch’io!.Ma il mio peso lievita nonostante il pathos!In piu’ presso alcune milonghe milanesi ultimamente c’è il vezzo di abbinare alle consumazioni stuzzichini di vario tipo.Puoi ben immaginare che se non sei una ballerina richiesissima..per passare il tempo ti riempi il piattino di cose buone( e..consolatorie):O)))
    Dori

  16. e torniamo al concetto di MODA: il comportamento di maggior frequenza in una popolazione.
    Se per popolazione si intende il popolo italiano, allora il tango è RARO, non MODA!
    Se si prendono tutti quelli che ballano (ragazzini compresi), per me da noi non è ancora MODA.
    Se si prendono quelli che praticano il ballo di coppia, allora forse sta diventando MODA.
    MA… la domanda è: che me ne importa a me? anzi, i grandi numeri un po’ mi preoccupano: è come il TURISMO: quando in un determinato luogo il turismo diventa di MASSA, in genere sconvolge i luoghi che visita.
    Non vorrei che accadesse lo stesso col tango…

  17. Non vorrei mai che accadesse col tango quello che è avvenuto coi balli latini: adesso li ballano cani e porci e c’è sempre ressa nei salsodromi. Per fortuna il tango è difficile.
    Niky

  18. hai ragione! per fortuna è un ballo difficile…
    PER FORTUNA??? MANNAGGIA a te che hai già parecchi anni di esperienza… io sono ancora in salita!

  19. occhio alla moglie antitango antitanguere antitutto…e c’ha ragggione! ti ho già detto che se fosse per me…a nanna ti manderei, a nanna! altro che milonga “non più di due volte la settimana”,tsè! la muTANDA! cosa mi tocca sentire da un doc D.O.C.: bell’esempio alle nuove generazioni! de-generazioni!
    ma un bel tanguero ispirato-asessuato…no?
    lucy

  20. Lucy, che razza di bacchettona che sei!
    Ma sei proprio sicura che ti interesserebbe davvero un “bel tanguero ispirato-asessuato…”?
    Scommetto che Niky, quando balla, dimentica forse tutto il resto, ma non dimentica di avere fra le braccia una donna, e guai se lo facesse, non credi?

  21. Ema, Lucy non è una bacchettona!E’ una ballerina che dice pane al pane e..mutanda a mutanda! Il bel tanguero ispirato-asessuato sicuramente non sceglierebbe la ballerina in base alle mille variabili …”ginecologiche”(per dirla alla Niky), ma garantirebbe tanghi a tutte,tanga sì, tanga no…ovvero “il prototipo del tanguero democratico”:o)))

  22. bacchettooooooooooooona? hihihihihihi!
    come si fa a non capire lo scherzo!
    dori sì che mi capisce! ah! cmq ora vado a scuola a bacchettare i miei studenti così imparano a leggere sul serio, soprattutto tra le righe…
    baci.
    lucy

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