Il tango divide? Il tango unisce?

0
59

La risposta richiederebbe pagine e pagine date le mille sfaccettature ma .…. 

Succede che LUI si appassiona e entra in crisi d’astinenza se non si reca alla milonga regolarmente, a LEI  invece piace …. si …… balla …. ma non è che ci sia quel grande interesse……..(quando va bene).
Spesso il fine settimana è l’unico momento in cui si è liberi entrambi e capita che lei faccia un progetto che va a scontrarsi con il tango dell’altro… insomma quando in una coppia il tango diventa l’amante solo di uno dei due cosa fare?
Ovvio basta usare il buon senso e venirsi incontro!

Solo che è più facile a dirsi che a farsi e di solito intervengono un numero considerevole di piccole variabili così la scelta cade più spesso da un parte che dall’altra, e allora nascono malumori, gelosie, discussioni, litigi rinfacciamenti, e può succedere di sentirsi dire “o me o il tango!”

vigneta

A questo punto è già un pò tardi per correre ai ripari ma in aiuto potrebbe venire un libro che mi è capitato di leggere qualche tempo fa.
Secondo l’autore ognuno di noi dispone di un “serbatoio d’amore” che in un rapporto “ottimale” viene costantemente riempito dai gesti, i comportamenti e le parole che il partner ci rivolge per comunicarci appunto il suo amore.
Nei tanti momenti in cui noi dobbiamo fare una rinuncia o un azione che ci costa fatica lo facciamo anche per “amore di lui/lei” attingendo da quel serbatoio.
Ne risulta che se non viene costantemente riempito quando rimane vuoto troppo a lungo il rapporto entra in seria crisi, ci si lascia o si cerca qualcun’altro che lo riempia.
Un problema ulteriore è che spesso le persone parlano linguaggi d’amore differenti, succede così che facciamo un qualcosa credendo di dimostrare amore ma che in realtà dal nostro partner non viene percepito come gesto d’amore e non riempie il serbatoio.
Nascono le famose frasi :

“Dopo tutto quello che ho fatto per te!!!! “
“ Tu ????!!! Dopo quello che IO ho fatto per te!!!” ecc…

Il libro s’intitola “ I cinque linguaggi dell’amore “ di Gary Chapman, scritto con la tipica semplice logica americana del manuale; offre numerosi spunti per affinare quel tipo di comunicazione che a lezione di tango non si studia ma non è detto che non sia necessaria per ballare serenamente alla milonga.

Mandi
Alberto

1 commento

  1. Salve ragazzi,
    grazie dei complimenti, l’idea mi è venuta leggendo i commenti di Niky e Doribaby nel post del “Chino” Bifronte.
    Un anno fa circa la mia morosa ha protestato energicamente paragonando il tango ad un amante, si sentiva trascurata … aveva ragione in effetti mi ero lasciato prendere la mano perche tra lezioni e milonghe andavo a ballare 5 giorni su 7, e gli altri 2 ero spatasciato sul divano.
    Un compromesso lo abbiamo trovato, così la domenica sera è per il tango dato che in quel giorno c’è la milonga abituale che preferisco, una sera a settimana per la lezione e per le altre occasioni se ne discute al momento incastrando i vari impegni. Adesso andiamo a ballare insieme abbastanza spesso, ma tengo sempre d’occhio il serbatoio … basta poco in realtà, un mazzo di fiori, un bigliettino o quelle piccole cose di ogni giorno tipo lavare i piatti ogni tanto evitare di seminare vestiti per tutta la casa …. robette così insomma ………………………………………………………………………………… comunque….. è dura !

  2. Se Gio mi portasse a casa dei fiori avrei da pensare! 😯
    Penso che un aiuto materiale sia gradito, ma noi donne siamo particolari: dal compagno ci aspettiamo un grazie, un bacio, un abbraccio inaspettato, una “palpatina” (e senza secondi fini…. 😉 )
    Amiche dico bene?
    🙂

  3. Per la mia esperienza in genere è il contrario e la donna che smania per ballare e andare in milonga, il pantofolaio è il maschietto.
    Comunque caro Alberto dal tuo post arguisco che tu non sia ancora sposato, nel momento in cui lo sarai vedrai che la musica cambia! 😉

  4. Sono d’accordo con Maniacus: in generale sono le donne che trascinano a scuola di ballo (qualunque esso sia )il compagno/marito.
    E lo stesso accade nelle sale da ballo e nelle milongas: le donne sono sempre in maggioranza..evidentemente qualche varon è rimasto a casa sul divano!!
    😉

  5. Ovviamente ci sono le eccezioni.
    E per le mujeres che non amano il tango? Beh, facciano conto che il marito sia andato in palestra (tanto si suda uguale!).
    E per i varones che non amano il tango? Beh,facciano conto che la moglie sia a prendere un te’ con le amiche.
    Il rischio “tradimento” è esattamete lo stesso..( a volte pari a zero!!)
    😉

  6. E quando arriva un figlio….si aspetta che cresca!Nel frattempo gli si insegna a camminare come Dio comanda..cioè da milonguero!!!
    🙂

  7. Beh! Il tango oltre che una passione è un passatempo, dunque la prima condizione è avercelo!
    Penso comunque sia una questione di priorità e organizzazione. Ho imparato che si può fare molto organizzandoci e soprattutto volendolo!
    🙂

  8. Mi rendo conto che la mia situazione è atipica, anche da noi sono più le donne a trascinare i relativi compagni alla milonga, o venirci da sole…. comunque nel mio discorso invertendo i ruoli la sostanza non cambia, i mille casini di ogni giorno, attacchi di gelosia, figli piccoli….. ce ne sono di ostacoli tra un tanghero/a e la sua milonga… come dice Chiara se lo vuoi ti organizzi e mettendo prima le cose più importanti, dopo fai anche il resto.

    Che dirti Maniacus,
    la vita è proprio imprevedibile, quando ero sposato mia moglie avrebbe dato chissà cosa per farmi alzare dal divano e andare a ballare (dopo tutti i corsi in cui m’aveva trascinato) almeno una sera a settimana….. latino però …… cosè cambiato ?
    Tutto!
    Un pò si cresce un pò si cambia un pò s’impara …. adesso convivo con la morosa da tre anni e ogni tanto le porto dei fiori.

  9. Dico la mia: le “opere di p…” cui allude Lucy in realtà sono la colla migliore: tengono unita la coppia, e poi non importa se lui se ne va da solo in milonga!

    Se quelle “opere di p…” mancano, la donna ha ben di che di preoccuparsi, ma a quel punto, che vada in milonga o a “giocare a carte con gli amici”, il rischio è uguale!!!

    ESAGERO: se in questo caso l’uomo va in milonga, capace che gli basta, e non va in cerca di altro…

    e AGGIUNGO: non so che film vedete voi, ma da me in milonga ci sono + uomini che donne… (sono sf..ortunato io???) e del mio giro, sono le mogli che “tirano sempre il culo in dietro”, e non dico solo la mia, ma tutte!

  10. Nel mio caso il tango divide perchè passo ore al PC a charlare di tango, ad ascoltare musica, preparare scalette etc Poi c’è la giornata o le giornate di lezione e la milonga. Vi sembra poco ? A mia moglie no ! Infatti credo che un’altra mi avrebbe già mandato a quel paese…

  11. Lucy,
    io credo che i numeri fra maschi e femmine siano più o meno bilanciati; è l’impressione di chi sta seduto ad aspettare, che fa pensare “ci sono pochi maschi”, mentre il maschio, che sull’invito ha un ruolo + attivo, non sente il problema.
    Comunque ci tornerò dalle tue parti, se è vero che c’è abbondanza di mujer, e per apprezzare la cosa magari ci vengo da solo..

    Niky,
    Io sono convinto che possa giovare fare un “contratto”, e poi però bisogna rispettarlo, anche se imponesse di ridurre un pochino gli impegni…
    un contratto, per definizione, “lega” i contraenti: il contratto dunque è una cosa che unisce .

    Con mia moglie, io ho contrattato un “minimo sindacale” del 50% di tutti i tanghi che faccio nella serata, ma spesso gliene offro anche di più.
    E devo dire che ultimamente non solo si è fatta bravina, ma comincio a capire che le piace, che è + motivata…

    ecco: il tango, come tutte le cose che si fanno insieme, non unisce né divide: quello che conta è come le fai le cose!!!

    E se le fai insieme, falle bene! sennò è meglio farle da solo… 😉

  12. Capisco cio’ che vuoi dire, Ema, anche se a me il termine “contratto” non piace molto.
    Per esempio Lucio sa che Pugliese lo VOGLIO ballare con lui..e lui, se non sono a portata di mano, mi cerca perchè VUOLE ballarlo con me.
    Se poi capita, come la sera di Carnevale, che ci siano TUTTE(!) le principianti di Antonio sole in milonga, va da sè che sto volentieri seduta affinchè possa far ballare le fanciulline.
    Altro fatto è se si mette in coda per la supergettonata della serata, che non ha neppure una sedia..tanto balla SEMPRE.Eh, no, io seduta per fargli fare il suo turno sulla giostrina( che è tale non per bravura ma per scosciamento) non ci sto.
    Allora prendo le distanze..lui sa quali;-)
    Altra cosa ancora è vederlo invitare Anna, la sua insegnante,o qualche superballerina: mi fa solo piacere.
    Dunque si tratta di un rispetto reciproco anche in milonga, che non vuol certo dire “ballo solo con te”( che noia, che barba!!)
    Besos
    🙂

  13. ..è stato lui a farmi innamorare del tango.. e a disinnamorami di lui, che amava troppo il tango.. questione di equilibri mancati e di serbatoi forse riempiti e svuotati troppo in fretta.. il tango è come un amante segreto o un caro amico di famiglia, che ospiti volentieri ma senza invadenze.. in entrambi i casi, è meglio trattarlo con i guanti di seta in tutti i sensi, compreso il fatto che non li metti tutti i giorni…

  14. Il tango può anche dividere la coppia, nel senso buono, quando uno dei due partner, data la confidenza che c’è, si mette a riprendere l’altro sui passi ecc..
    Ad es. Abbiamo una coppia di amici che spesso in milonga litiga perchè lui riprende lei..
    Quando ce ne accorgiamo ci scambiamo i partner, e lei con me và con un filo di gas..

  15. A tutti coloro che fanno coppia fissa (con coniuge o partner): quando si balla per tre o quattro tande di fila chi è che inizia a parlare, magari lamentandosi dell’abbraccio troppo stretto o troppo largo, delle spinte, del gancio che non c’entrava per niente, del tempo che non si segue…… ecc ecc? ;-))

  16. Quando lei veniva in milkonga con me, tempo fa’, mi faceva notare che invitavo solo quelle bone !!! MA NON E’ VEROOOO !!!CALUNNIAAAA !!! 😀

  17. Lo “scambismo” io l’ho risolto col “contratto” (vedi sopra)

    A scuola di tango: io evito più possibile di dire che, se non funziona, è responsabilità della moglie, e così mi risparmio le discussioni (e anche perché nell’incertezza preferisco concentrarmi sul fare meglio la mia parte).

    Una sera però si è risentita xché ho chiesto “troppe volte” (3) alla maestra di provare dei passaggi che non mi venivano…

    Io dico: già pago per imparare, e devo anche “trattenermi” se posso approfittare???
    Se lei riuscisse a far tutta la lezione ballando col maestro, io non ci troverei proprio niente da dire, siamo a lezione, no?

  18. Inutile dire: secondo me c’è qualcosa di viscerale, animalesco: la paura che un’altra donna metta le mani sul tuo uomo:

    una di quelle cose irrazionali e profonde che è inutile cercare di spiegare, e che con un po’ di serenità (e di abitudine) si può “riseppellire” nell’inconscio…

  19. Cosa posso dire?
    Se dico che non sono gelosa di Gio non mi credete!
    Per lo meno non sono gelosa quando balla il tango. In altre situazioni magari. Ma non mi ha mai dato modo di essere gelosa.
    E’ bravissimo a guardare le altre senza farsi vedere, a stringere le altre mentre non vedo. Fa complimenti e le corteggia anche quando sento, cioè le corteggia davanti a me, tanto per farmi stare tranquilla. 😉
    Insomma è un furbone di prima categoria…ma il suo metodo funziona … eccome se funziona! 🙂

    Non abbiamo un’orchestra preferita che balliamo per forza noi. Forse qualche pezzo. Per me però la tanda è sacra, nel senso che anche se parte un brano che adoriamo, se lui sta già ballando o io, restiamo con i rispettivi partner o a bordo pista, ma basta uno sguardo di intesa, un cenno, ed è come se avessimo ballato insieme!

  20. In rif. all’intervento N°45

    ..proprio l’altro giorno un sessuologo in tv diceva che l’uomo è l’unico mammifero superiore monogamo..

    ..paura irrazionale..? 🙂

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui